Teatro

La vita nella tela del grande tessitore

La recensione. Non è di facile comprensione ed accettazione “Se cadere imprigionare amo”, il lavoro scritto e diretto da Andrea Cramarossa, presentato al Festival “Inventaria” del Teatro dell’Orologio (portato in scena il 21 maggio 2015). Rappresentazione sperimentale che sembra rifarsi alle esperienze del “teatro dell’assurdo” che focalizzava l’attenzione sull’assurdità dell’esistenza e si ricollegava quindi alla corrente di pensiero dell’esistenzialismo.

I personaggi sono farfalle e blatte, intrappolati nella tela di un ragno che tesse continuamente parole incomprensibili. Nella loro prigione i cinque protagonisti si agitano, danzano, si strofinano, “cadono” e non riescono a “volare”. La trasformazione delle crisalidi, ai loro occhi, è incomprensibile e non accettata. Quella vita prigioniera, che non ha significato è metafora dell’umanità, altrettanto dolente ed in cerca di una sua identità.

Con ironia, esasperazione, urla, pratiche di autoerotismo, le esistenze di quegli insetti – intrappolati nel momento della trasformazione (della crescita del passaggio da adolescente a adulto) – si trascinano davanti agli occhi crudeli del loro carnefice. A volte nei protagonisti c’è stanchezza, a volte eccitazione, a volte attivismo… si ride e ci si dispera drammaticamente in quel carcere assurdo.

Lo spettacolo è forse un po’ troppo lungo (circa due ore senza interruzione) e rischia di affaticare gli spettatori. Non si può dire che sia una bella visione quella proposta dalla regia di Cramarossa , ma l’argomento è crudo e non ammette romanticismo. C’è anche la ferocia di quegli esseri da raccontare (similitudine di quella umana).

Tra il pubblico si nota anche l’attore di fiction Francesco Foti, anche lui attratto dal teatro di avanguardia della coraggiosa compagnia teatrale pugliese che porta in scena un mondo di esseri striscianti e orribili (agli occhi umani).

Si balla, si muta, si muore: tutto ciò è “vita”. Vita senza scopo, nella tela del grande tessitore.

Brunella Brienza