Teatro

Amori bugiardi

La recensione. Un padre che ha una relazione con la moglie del suo miglior amico, una figlia che ha una relazione con l’amico di suo padre… Relazioni e sentimenti da celare. Bugie che si innescano trascinando con sé altre bugie. Padri contro figli, mariti contro mogli la “Guerra di bugie”, in scena a Roma al Teatro de’ Servi, è un vero e proprio scontro tra generazioni e sessi diversi.

La particolarità del testo sta nel raccontare ogni avvenimento con una risata, a volte amara, a volte liberatoria. Una caratteristica che accomuna questa commedia ad altre due (“Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” e “Chi l’ha detto che gli uomini preferiscono le bionde”, ndr) a cura degli stessi autori Rosario Galli e Carlo Prinzhofer.

Un plauso agli attori: Paolo Gasparini, Giorgio Carosi, Eleonora Pariante, Filippo Andretto, Serena Ventrella che costituiscono un’eterogenea compagnia, affiatata e coesa.

“Guerra di bugie” è una sorta di farsa plautina dei nostri giorni, estremamente attuale, che propone tematiche (dall’adulterio all’omosessualità) su cui riflettere che potrebbero coinvolgere da vicino chiunque. E ci si sente veramente coinvolti quando Gasparini e Carosi scendono in platea, recitando a due passi dagli spettatori a cui alludono simpaticamente come se improvvisamente dalle mura del teatro si venisse catapultati in un bar.

Merita una sottolineatura la moderna scenografia, che riproduce un salotto sui cui tre lati sono presenti tre porte variopinte che permettono l’entrata e l’uscita repentina di scena degli interpreti, conferendo dinamismo alla vicenda.

Lo spettacolo sarà in scena sino al 31 marzo.

Carla Pillitu