Mi piaci perché sei così: un amore tutto da ridere
Gabriele Pignotta porta al Teatro Quirino la sua ultima e divertente commedia “Mi piaci perché sei così” (in scena sino al 22 febbraio) che lo vede interprete, regista e autore. Sul palco accanto a lui Vanessa Incontrada, già sua partner nel debutto cinematografico “Ti sposo ma non troppo”, tratto sempre da una pièce teatrale di Pignotta.
La commedia si apre con i due protagonisti seduti davanti al loro terapeuta di coppia. Con una sorta di flashback si torna indietro nel racconto, mostrando il loro primo casuale incontro nella metropolitana di Parigi. Si assiste poi velocemente al loro primo appuntamento e a quelli successivi fino al fatidico momento della proposta di matrimonio. Dunque Pignotta (Marco) e Incontrada (Monica) conducono gli spettatori all’interno della propria abitazione. Si assiste alle piccole schermaglie amorose che diventano, giorno dopo giorno, grandi problemi e incomprensioni che vanno a ledere il rapporto. Lo si fa ripercorrendo quelli che sono stereotipi tipici della vita di coppia: lui sempre sedentario, lei sempre indaffarata, lui che non collabora con le faccende domestiche, lei che deve occuparsi della manutenzione della casa, portando avanti il proprio lavoro.
Lo scontro maschi-femmine viene risolto da Pignotta in maniera brillante. I due invertono magicamente i propri ruoli. L’uno si ritrova a pensare e ad agire come l’altra. In questo momento si manifestano soprattutto le doti dei due protagonisti. Incontrada è abile nel vestire i panni di un uomo, alle prese con partite di calcetto e corse in moto. E dall’altra parte anche Pignotta recita in maniera credibile il ruolo di una donna alle prese con la cura del proprio corpo e crisi isteriche.
Vicino ai protagonisti un’altra coppia spassosa costituita da Fabio Avaro e Siddhartha Prestinari che spesso recitano nelle commedie di Pignotta. I due interpretano i coniugi che stanno insieme da parecchi anni, portando avanti un rapporto ormai logorato. Possiedono paura di affrontare la realtà e dirsi recipraocamente che la storia d’amore è finita. Ma anche in questo caso lo si fa senza mai abbandonare il sorriso.
Il terzo tempo chiude lo spettacolo in modo esilarante. È tutto da ridere…
Monica Menna