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Teatro Diana, in scena il silenzio grande

Dopo il debutto all’interno del Napoli Teatro Festival della scorsa estate torna in scena a Napoli, dal 30 ottobre al Teatro Diana, lo spettacolo “Il silenzio grande“, inedita commedia in due atti scritta da Maurizio De Giovanni, autore di numerosi libri di successo; dalla serie del “Il Commissario Ricciardi” fino ai “I bastardi di Pizzofalcone”. In scena: Stefania Rocca, Massimiliano Gallo, Monica Nappo, Paola Senatore, Jacopo Sorbini. La regia è curata da Alessandro Gassman.

Ha sottolineato quest’ultimo: “L’incontro con Maurizio De Giovanni è stato nella mia carriera recente, portatore di novità importanti e di progetti che mi hanno appassionato. In “Qualcuno volo sul nido del cuculo” l’adattamento di Maurizio mi ha permesso di portare quella storia che trasuda umanità, in Italia nel 1982, conferendole una immediatezza ed una riconoscibilità ancora più efficaci per il nostro pubblico, regalando allo spettacolo un successo straordinario. Ho poi approfondito la mia conoscenza delle umanità raccontate da De Giovanni, interpretando l’ispettore Lojacono nella fortunatissima serie televisiva, giunta alla seconda stagione, “I bastardi di Pizzofalcone”. Quando in una pausa a pranzo con Maurizio parlammo de “Il silenzio grande” vidi l’idea nascere lì in pochiminuti.

Ebbi subito la sensazione che, nelle sue mani, un tema importante come quello dei rapporti familiari, del tempo che scorre, del luogo dove le nostre vite scorrono e mutano negli anni, ovvero la casa, avrebbe avuto una evoluzione emozionante e sorprendente. Immagino uno spettacolo dove le verità che i protagonisti si dicono, a volte si urlano o si sussurrano, possano farvi riconoscere, dove ,come sempre accade anche nei momenti più drammatici, possano esplodere risate, divertimento, insomma la vita. Questa è una delle funzioni che il teatro può avere, quella di raccontarci come siamo, potremmo essere o anche quello che saremmo potuti essere. Questa storia ha poi al suo interno grandissime sorprese, misteri che solo un grande scrittore di gialli come Maurizio De Giovanni avrebbe saputo maneggiare con questa abilità e che la rendono davvero un piccolo classico contemporaneo.