Compagnia Teatro A – Associazione Ariadne: per la stagione 2020/2021 tre nuove produzioni dirette da Valeria Freiberg
All’indomani dell’ultimo DPCM, che impone una nuova chiusura forzata per i teatri, un messaggio di speranza arriva da Valeria Freiberg, direttrice artistica dell‘Associazione Ariadne. Con la sua Compagnia Teatro A prosegue le prove di tre nuovi spettacoli che la vedranno regista e autrice dei riadattamenti testuali. C’è la volontà di lanciare un segnale importante; esprimendo la forza vitale del teatro italiano, affinché si torni ad allestire spettacoli nel rispetto della normativa, dando l’opportunità a nuovi talenti di esibirsi e al pubblico dei giovani di crescere con proposte teatrali valide.
Prima opera ad essere proposta appena riapriranno i teatri è L’Uragano. Riflessione, rielaborazione del testo russo di Aleksandr Nikolaevič Ostrovskij. Il racconto teatrale si sposta in Italia, ispirandosi alla storica messa in scena del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Strehler nel 1947. Il lavoro si snoda attorno alla riflessione dedicata alla storia e alle tradizioni della struttura lombarda. La pièce è così il tentativo di unire in un solo gesto artistico l’ammirazione per un grande passato teatrale italiano e la sensazione di un avvenire teatrale ancora da scoprire. Un modo di rintracciare il passato per comprendere come l’innovazione possa diventare tradizione.
Spiega Freiberg: Ostrovskij mi sembra il più significativo dei drammaturghi russi, e dopo la situazione del lockdown sento che la sua visione del mondo possa coinvolgerci come mai prima: le sue commedie sono piene di passioni, collisioni, azioni, umanità. Intende il teatro come un’istituzione altamente spirituale e quindi rafforza la sua visione in modo efficace e spettacolare, offrendo ai registi e agli attori enormi opportunità. L’autore scopre una nuova filosofia scenica, “filosofia della vita quotidiana”, la cui essenza è un’immagine speculare delle aspirazioni umane.
Seconda opera a cui Freiberg sta lavorando è ALICE. Inizio. Digital spettacolo digitale ispirato alla fiaba “Alice nel paese delle meraviglie” di Carroll.
Ideato come un viaggio denso di significati, lo spettacolo esplora molteplici possibilità del mondo digitale al servizio della narrazione teatrale e per sottolineare le specifiche caratteristiche del testo scelto: l’irrazionale e colorato mondo narrato da Carroll diventa un puzzle teatrale digitale, ma anche un’occasione di gioco e di studio per i ragazzi.
“Alice nel paese delle meraviglie” è una fiaba didattica, misteriosa e fantastica che gioca con le parole, le gesta e i corpi di attori, ma soprattutto con la fantasia dei ragazzi: scoprirla insieme agli attori, capire i suoi mulinelli, attraverso l’utilizzo dei linguaggi diversi, ma anche farsi coinvolgere dal gioco è un obiettivo principale del progetto. In sintesi, il progetto “ALICE. Inizio. Digital” desidera creare le premesse culturali per una diffusione più fluida della creazione teatrale contemporanea, costruendo una nuova percezione del dialogo teatrale.
Nell’anno 2021 sarà proposto poi L’Inizio tratto dal testo di Lifschitz con adattamento scenico, drammaturgia e regia di Valeria Freiberg. Un nostalgico omaggio agli anni’60, un tentativo di dar voce ad un’idea romantica del mondo del teatro, una storia traghettata da quella che in gergo si chiamerebbe metateatro, una storia che parla di emozioni, sentimenti e nostalgia. Il saper parlare al pubblico tanto con le immagini, quanto con la musica e il gesto.
Lo spettacolo attraversa le atmosfere in bianco e nero delle pagine più belle del cinema e del teatro italiano del XX secolo, per sentire l’energia ed il calore sincero di quegli anni, per condividere con il pubblico il piacere di agire insieme. L’azione scenica si svolge al ritmo trascinante dei successi musicali d’epoca: i personaggi cantano e i testi appaiono sullo schermo.
Il pubblico è autorizzato – e persino incoraggiato – a cantare insieme agli attori per sentirsi partecipe alla storia, per condividere un ricordo. Uno spettacolo – karaoke, un’esperienza multimediale che racchiude in sé la volontà di creare le premesse per una nuova percezione del teatro di prosa. L’idea principale è quella di far rivivere al pubblico la storia raccontata dagli attori, ma anche quello di “aprirsi” alla Storia.