Teatro

“Rinaldo in campo” rende omaggio al Presidente Napolitano ed a Modugno

La recensione della prima ufficiale. Con la messa in scena al Teatro Sistina di “Rinaldo in campo” – musical cult di Garinei e Giovannini, con le musiche di Domenico Modugno – l’anno del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia non poteva chiudersi in maniera migliore.

Non è solo un remake del fortunato spettacolo andato in scena nel 1961 per i Cento anni dell’Unità, che vedeva protagonisti lo stesso Modugno (Rinaldo) e Delia Scala (Angelica), e di quello realizzato nel 1987 con Massimo Ranieri e Laura Saraceni. Il regista Massimo Romeo Piparo (che ha firmato anche la nuova edizione de “Il vizietto”) è riuscito ottimamente nell’intento di attualizzare, e quindi rendere ancor più coinvolgente, questo spettacolo.

La sera della prima ufficiale di “Rinaldo in campo” (dopo una settimana di rodaggio), in platea, con gli ospiti ed i giornalisti c’era anche il sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno. Ci piacerebbe che questo musical abbia modo di vederlo anche il Presidente della Repubblica.

Uno dei momenti più intensi è quello in cui un gruppo di garibaldini canta l’inno al tricolore per il quale lottano con impegno ed abnegazione. Durante il canto scorrono sul velo di tulle le immagini dei membri costituenti e dei Presidenti della Repubblica; e poi i titoli dei giornali sul recente monito di Giorgio Napolitano sull’unità e quelli sulla Lega Nord che vorrebbe la secessione. L’applauso più intenso e vibrante di tutta la serata si è avuto alla proiezione della foto del Presidente Napolitano, a dimostrazione di quanto sia apprezzato il suo ruolo di garante dell’unità nazionale.

La storia di Rinaldo, brigante siciliano che si fece garibaldino per amore per la sua bella e per la Patria, è intrisa di romanticismo; sul palcoscenico è riproposta nel rispetto del testo originale (addirittura l’Autieri ha lo stesso taglio corto di capelli di Delia Scala), con una scenografia classica.

Osservando la rappresentazione (e ascoltando i brani) ci si rende conto come il musical sia rimasto nella memoria storica, al di là del suo messaggio patriottico. Di alcune canzoni c’è un vivido ricordo come “Tre somari e tre briganti”, all’epoca interpretato da Modugno, accompagnato da Franco e Ciccio (ed ora cantato da Fabio Troiano con i comici di Zelig Rosario Terranova e Giuseppe Sorgi ed un docile somarello sul palco), come “Se Dio vorrà” ed il duetto “Sì e No” (che è ancora nel repertorio live di Massimo Ranieri).

Ottima la performance dei protagonisti Fabio Troiano e Serena Autieri che recitano, cantano e ballano con grande verve. In evidenza poi Rodolfo Laganà (che fu Chiericuzzo già nel cast dell’edizione del 1987), il popolare comico Gianni Ferreri (nei panni del signorotto borbonico Don Rosario) ed i citati Terranova (Pruronasu) e Sorgi (Facciesantu).

“Rinaldo in campo” sarà in scena al Sistina fino al 22 gennaio 2012 e proseguirà il suo tour a Palermo e Napoli. Peccato davvero che non ci siano, almeno in questa stagione, repliche a Torino da cui volutamente prese le mosse 50 anni fa.

Il musical – che riscalda il cuore, rinsalda l’amor di Patria e ricorda un grande chansonnier come Domenico Modugno – è davvero imperdibile.

Claudio Costantino