Teatro

Teatro Quirinetta: Divorati dal pitone della vita


La recensione della prima. E’ un piccolo gioiello lo spettacolo che Giuseppe Battiston ed il cantautore Gian Maria Testa propongono al Teatro Quirinetta fino al 18 marzo 2012.

“18 mila giorni –Il pitone”, testo originale di Andrea Bajani, è la storia di un over 50 divorato dal pitone della vita.

Il personaggio interpretato da Battiston ha perso il lavoro in un’azienda che pensa esclusivamente al profitto, alla competizione, al business, dove un giovane arrivato, con la scrivania più piccola cresce fino a estromettere il collega più anziano.

Ha poi perso moglie e figlio che lo hanno abbandonato, ha perso i mobili di casa (che la consorte si è portata via). Gli rimangono solo mucchi e mucchietti di vestiti senza dimora, che gli ricordano la vita prima che il pitone gliela sottraesse.

Poetico, disperato, ironico, scapigliato… Battiston dà spessore al suo personaggio. Ed anche grazie a Testa – una sorta di grillo parlante musicale – è davvero coinvolgente e commovente.

Il cantautore ha fatto un grande lavoro su questo spettacolo. Tanto che sette degli undici brani che appaiono nel suo ultimo disco “Vitamia” sono stati scritti proprio per “18 mila giorni”.

Ed uno dei momenti più intensi è quello dell’interpretazione di Testa e Battiston della canzone-lettera licenziamento “Cordiali saluti” (ispirata all’omonimo libro di Bajani dedicato ad un “tagliatore di testa” che passa la maggior parte del suo tempo lavorativo a scrivere lettere di licenziamento per i colleghi in esubero. Sul disco il brano appare in versione elettrica e rock ma la rilettura nello spettacolo, a due voci, è davvero molto particolare e suggestiva.

Il protagonista della pièce nel caos dei vestiti ammucchiati per terra, cerca di mettere ordine ma è praticamente impossibile farlo quando non si hanno più punti di riferimento e 18 mila giorni di vita.

Claudio Costantino