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Il concerto-spettacolo di Nicolai-Di Battista-Paiella: un viaggio nella canzone, nei ricordi e nelle emozioni


La recensione della prima del 18 settembre 2012. Un grande schermo a forma di vecchio televisore con le manopole. Nicky Nicolai, seduta in poltrona, gira canale con il telecomando e si alternano sullo schermo le scene della tv in bianco e nero degli anni Sessanta. Il primo spezzone della tv dei ricordi è dedicato a Sergio Endrigo, poi c’è Mina, Celentano…. Quindi il telecomando spegne la televisione e accende la musica dal vivo.

Mille bolle blu” che ha debuttato al Teatro Sala Umberto (dove sarà proposto fino al 30 settembre), vede in scena la vocalist Nicky Nicolai, il sassofonista Stefano Di Battista, l’attore Max Paiella; la regia è di Elisabetta Rizzo. Lo spettacolo è nato da un’idea del critico musicale di “Repubblica” Gino Castaldo (presente in sala): riproporre le canzoni degli anni ’60 con nuovi arrangiamenti jazz; con una big band di 13 elementi (che ci ricorda quelle swing di Duke Ellington e di Count Basie), con una nutrita sezione di fiati guidata da Di Battista.

Si alternano – con la vocalità potente e duttile di Nicolai, il sax magistrale di Di Battista, le divertenti incursioni di Paiella, il sound corposo della big band e le frementi improvvisazioni – le “canzoni-bolle” da indossare (e metaforicamente, nel finale, Nicky sfoggia un abito particolare con le bolle riproposte sul tessuto, ndr), da calzare facendole diventare jazz, blues, swing, a pennello per gli straordinari artisti in palcoscenico.

A completare lo spettacolo le incursioni di Paiella, nella parte del “guastatore”; si cimenta anche nella parte di cantante, di crooner all’americana o popstar rock. Ed è divertente e suggestivo l’unione, a due voci sovrapposte (quelle di Paiella e Nicolai), che propongono la rockeggiante “Smoke on the water” dei Deep Purple degli anni ’70 e “Se telefonando” di Mina degli anni ’60 (brano scritto da Maurizio Costanzo), con un arrangiamento particolare che permette di mixare le atmosfere del rock duro e della canzone spumeggiante.

Un concerto-spettacolo, gradevole ed avvincente, pensato per gli spazi teatrali che è un viaggio nel mondo della canzone, dei ricordi e delle emozioni. Una carrellata di canzoni ovvero bolle di sapone, fatte proprie e liberate nell’aria.

Monica Menna