Teatro

Deliziosa commedia sul rock nostalgia


La recensione. Un trio che assicura sempre grandi successi e spettacoli di indiscussa qualità è quello costituito da Gianni Clementi, Nicola Pistoia e Paolo Triestino; una sapiente penna e due attori di calibro. Un trio delle meraviglie che non si smentisce neanche questa volta con la nuova commedia portata in scena al Teatro Sala Umberto (fino al 31 marzo): “Fausto e gli sciacalli”.

“Fausto e gli sciacalli” segue a due titoli che hanno visto Clementi-Pistoia-Triestino in azione; “Grisù, Giuseppe e Maria” e “Ben Hur”. Tra l’altro – come ha ricordato Triestino a fine spettacolo – “Ben Hur” è stato anche trasposto in versione cinematografica, diretta da Massimo Andrei, presentata al Roma Film Festival lo scorso novembre.

Si tratta di una commedia deliziosa che racconta, con sguardo ironico e divertente ma anche con un velo di malinconia, di un gruppo musicale (Gli Sciacalli appunto) che ha conosciuto la notorietà e la fama negli anni ’80 per sprofondare poi nel dimenticatoio… come si suole dire dalle stelle alle stalle fino al giorno in cui non ricompare il batterista del gruppo nella vita di Fausto, proponendo di rifondare la band, prospettando rinnovati tempi gloriosi e luccicanti.

Il ruolo di Fausto è interpretato da Paolo Triestino che offre un’ottima prova di recitazione nei panni di un uomo che trascina la propria esistenza grigia tra tanti piccoli problemi quotidiani, un rapporto complicato con il proprio figlio ribelle (reso da Ariele Vincenti) e la propria moglie (interpretata da Elisabetta De Vito che spesso affianca Pistoia e Triestino negli spettacoli teatrali) e un mestiere poco gratificante.

Il ruolo del batterista Elmore che ritorna dopo anni è ricoperto da Nicola Pistoia; accento anglofono e barba lunga sembrano rifarsi all’immagine di Shel Shapiro. Si percepisce una grandiosa intesa tra i due protagonisti che da anni collaborano nella messa in scena di pièce teatrali.

A completare la compagnia vi sono Ciro Scalera, nel ruolo dell’ex bassista del gruppo, diventato vigile urbano, e Sandra Caruso nel ruolo di Angela, cantante neomelodica napoletana.

Non manca anche un momento musicale, che arriva all’apice dello spettacolo, in cui gli attori, con tanto di strumenti alla mano, interpretano il bel brano musicale “Annalisa“, scritto per l’occasione da Stefano D’Orazio e Roby Facchinetti. Gli Sciacalli (che ricordano i Cugini di campagna per i loro capelli vaporosi, i brillanti costumi di scena, i lustrini e le scarpe con le zeppe) tornano quindi a esibirsi in pubblico in una fantastica performance.

Per una notte tornano a splendere; è un sogno che si realizza.
Ma dai sogni prima o poi ci si risveglia…

Monica Menna