Teatro Stabile: le riflessioni di Godot. L’arte dell’improvvisazione
La Recensione. Ci si domanda perché Godot al famigerato appuntamento con Vladimiro e Estragone non si sia mai presentato… un insegnante davanti a una platea di spettatori/studenti racconta di quell’attesa senza fine, narrata da Beckett e che pagine e pagine di critica teatrale hanno cercato nei secoli di motivare. Intanto sul palcoscenico osserviamo Vladimiro e Estragone accanto all’albero che attendono Godot, che finalmente oggi assume delle fattezze, ha dei pensieri. Non ci si focalizza più sull’ “Aspettando Godot” ma su “Godot” stesso, raccontandone la sua storia. E proprio Godot si intitola l’originale piece allestita, in prima nazionale sul palco del Teatro Stabile di Roma sino a domenica 3 dicembre.Tra gli attori in scena, domenica 3 dicembre, anche Jane Alexander: resa celebre al pubblico televisivo con il ruolo della marchesa Lucrezia Van Necker in Elisa di Rivombrosa. Gli altri interpreti sono Maria Beatrice Alonzi, Simona Faustino Ventapane, Francesco Guglielmi, Cristiano Marazzi, Francesca Mareggiato, Giulia Rea, Elena Rossetto.
Godot è una piece sui generis che ogni sera diviene unica e irripetibile, perché nata totalmente dall’improvvisazione dei suoi interpreti. Ruolo fondamentale lo svolgono gli spettatori; ognuno, infatti, ha la possibilità di indicare la motivazione che ritiene opportuna per giustificare quell’assenza di Godot. E dalla motivazione estratta ogni sera prende avvio una storia diversa che vede protagonista lo stesso Godot.
È il teatro dell’improvvisazione, è un teatro brioso, fresco che si discosta dai plot tradizionali, rivitalizzando il teatro di prosa. Si basa sul metodo di insegnamento de La SITI (la scuola e casa di produzione del Teatro Stabile di Roma), ed è il primo metodo al mondo codificato nello studio dell’improvvisazione teatrale che verrà portato come materia di insegnamento al dipartimento di Linguistica Italiana dell’NYU proprio dalle sue founder; Giorgia Mazzucato, Direttore Artistico del Teatro Stabile di Roma e Direttore Didattico de La SITI (impegnata anche nella regia dello spettacolo)e Maria Beatrice Alonzi, Direttore Esecutivo del Teatro Stabile di Roma e de La SITI (impegnata inoltre sul palco come attrice).
Il Teatro Stabile è un teatro costituito da giovani fondatori e interpreti di talento in un polo culturale – sito in via Assisi 33 – che avvicina i ragazzi all’arte intesa nella sua totalità; dal teatro alla musica, dall’esposizione di quadri alla mostra di fotografie. Proprio con la platea di giovani interagisce maggiormente, riuscendoli pienamente a coinvolgere.
Su volere di uno degli spettatori presenti ieri sera Godot non si è mai presentato sul luogo dell’appuntamento perché “seguiva la stella polare che quella sera era spenta”. La curiosità pervade gli spettatori nel domandarsi chissà cosa accadrà nelle repliche successive… lo spettacolo tornerà a essere proposto a gennaio e febbraio.
M.M.