Teatro

Un brindisi a “Grease”. Immutato il successo dopo 15 anni


La recensione della prima. Al Teatro Brancaccio, a fine debutto, gli attori delle passate edizioni, hanno omaggiato il musical Grease, festeggiando i suoi 15 anni di vita salendo sul palcoscenico e stappando bottiglie di spumante. In prima fila ci sono Giampiero Ingrassia (Danny nelle edizioni 1997 -1999) e Simona Samarelli (Sandy nelle edizioni 2001-2003 di Grease).

Immancabile sul palcoscenico Saverio Marconi, regista di Grease e soprattutto fondatore della Compagnia della Rancia, colui che ha avuto l’intuizione di aprire il genere teatrale del musical al grande pubblico, allestendo i titoli internazionali più noti e soprattutto traducendoli in italiano per renderli meno elitari.

Oggi sul palco si esibisce un cast tutto nuovo, di giovani attori che hanno saputo conquistare la gremita platea romana. Elemento fondamentale è costituito dalle coinvolgenti musiche e dalle divertenti coreografie tra cui “Noi stiamo insieme” (“We Go Together”) cantata sugli spalti di un campo sportivo, “Sere d’estate” (“Summer nights”).

La scena, di grande impatto visivo, è riempita da un collage in cui campeggiano i dischi in vinile, l’immagine di Elvis Presley, le pubblicità di hot dog a pochi centesimi. Si alternano poi le insegne luminose del fast food, del drive-in, della Rydell High School, di radio Waxx, del Burger Palace che ricordano i cambi di ambientazione. Da una parte c’è il gruppo maschile dei T-Birds capitanato da Danny (interpretato da Riccardo Simone Berdini) e dall’altro ci sono le Pink Ladies in cui Sandy (Serena Carradori) lentamente entra a far parte.

Il musical di Jim Jacobs e Warren Casey fa rivivere gli anni Cinquanta; quando si ascoltava rock and roll, ci si faceva i buchi alle orecchie fai-da-te, si organizzavano pigiama party, quando le ragazze indossavano ampie gonne a ruota coloratissime e i ragazzi stretti giubbotti di pelle e i capelli erano cosparsi di brillantina. Inoltre c’è un’attenzione agli oggetti utilizzati in scena (dal microfono che amplifica la voce al telefono con la cornetta o alla splendida roadster) che rispecchiano quegli anni e che oggi definiamo vintage.

Un brindisi a Grease e un brindisi alla Compagnia della Rancia con l’augurio di tanto altro successo.

Monica Menna