Teatro

Come è contemporanea la Mirandolina proposta da Nancy Brilli


La recensione. Una “Locandiera” anomala, moderna è quella proposta al Teatro Quirino, in scena fino al 1 dicembre 2013. Protagonista indiscussa di questa opera classica di Goldoni è Nancy Brilli. L’attrice interpreta Mirandolina, donandole seduzione e fascino. Il piacevole spettacolo sancisce anche l’esordio registico nel pianeta Goldoni del regista Giuseppe Marini.

Mirandolina è come una donna dei nostri giorni, vive nel Settecento ma pensa come una donna del Duemila. E’ fortemente indipendente, determinata, una bisbetica che ama la propria libertà e per questo rifiuta di legarsi a qualsiasi uomo, pur essendo circondata da spasimanti.

C’è al suo fianco Fabrizio, cameriere della locanda, servo devoto e innamorato. Ci sono poi i tre clienti della locanda. Il Marchese di Forlipopoli, aristocratico decaduto che ha venduto il titolo nobiliare, il Conte di Albafiorita, mercante che ha comprato il titolo nobile. Sono personaggi ilari, sembrano due giullari di corte, immagine richiamata anche dai loro splendidi e imponenti costumi. E infine c’è il Cavaliere di Ripafratta, uomo misogino, che però non saprà resistere alla bella locandiera.

Meritano una sottolineatura le suggestive scenografie e i curati costumi.
Nessuna scena è statica grazie alla scenografia girevole costruita da Alessandro Chiti, così vengono riprodotti ambienti sia interni che esterni della locanda.

Particolarmente emblematico l’abito che avvolge Nancy Brilli, un bustino ed una gonnellina rigida, lontani dagli abiti vistosi settecenteschi. Esaltano il corpo e il carattere autonomo della donna, rendendola ancora più contemporanea.

Vengono esaltate nel testo di Goldoni la prepotenza maschile e la scaltrezza femminile (“non bisognerebbe mai lasciarsi ingannare dalle lusinghe di una donna”, afferma Mirandolina alla fine della pièce, rivolgendosi al pubblico) in questa eterna lotta uomo-donna.

Monica Menna