Teatro

Un “Rugantino” degno di Broadway


La recensione della prima. Una commedia musicale degna di Broadway con interpreti eccezionali, scenografe mastodontiche, costumi sfavillanti e una compagnia numerosa che tra attori, cantanti, ballerini vede sulla scena 40 persone. Tutto questo è “Rugantino, famosa commedia musicale di Garinei e Giovannini, scritta con Franciosa e Festa Campanile. Il fortunato spettacolo, che vede protagonista Enrico Brignano, è in scena al Teatro Sistina di Roma. Qui sarà rappresentato per un lungo periodo (sino al 9 febbraio 2014) per poi proseguire con una tournèe che arriverà nel giugno 2014 anche oltreoceano, a New York (al Teatro City Center).

Alla prima un parterre eccezionale con tanti volti noti, tra cui: Carlo Giuffrè, Giorgio Panariello, Pippo Baudo, Giancarlo Magalli, Serena Autieri, Elena Sofia Ricci, Carolina Crescentini, Biagio Izzo, Bud Spencer, Maria Paola Trovajoli, Gioia Garinei, Simona Marchini, Francesca Reggiani, Attilio Fontana, Giorgio Restelli, Fiamma Izzo, Samantha De Grenet, Massimiliano Franco, Marcello Sorgi, Iaia Fiastri, Daniela Ferolla, Maddalena Letta, Paola Lucidi, Flora Canto, Stefano Pantano, Jinny Stephan, Alessandra Barzaghi e Daniele Venturini, Bill Goodson.

A fine spettacolo Brignano ricorda che era il 1962 quando Nino Manfredi rappresentava “Rugantino” per la prima volta sul palcoscenico proprio del Sistina. Sulla scena c’erano Aldo Fabrizi, Lea Massari, Bice Valori. Dopo più di 50 anni tutto ricorda quell’indimenticabile messa in scena. Infatti le musiche, composte da Armando Trovajoli, le scenografie e i costumi di Coltellacci (con annessi 26 cambi di scena), sono originali dell’epoca. E, ieri come oggi, è presente l’orchestra dal vivo, di nuovo collocata nella buca tra il palcoscenico e le poltroncine della prima fila della platea.

Brignano e Rugantino sono ormai la stessa persona. Stessa romanità nelle vene e senso di appartenenza alla propria città. Stesse verve, ironia, aria scanzonata. Brignano/Rugantino corre su e giù per il palco, sfotte, provoca. Fantastici gli incontri/scontri con Mastro Titta, interpretato per la prima volta dall’imponente Vincenzo Failla (ha sostituito Maurizio Mattioli, che per scelte artistiche ha deciso di non prendere parte allo spettacolo). Si alternano battute satiriche e allusioni tra le vie della Roma papalina.

La parte di Eusebia, finta sorella di Rugantino, è invece interpretata dalla bravissima Paola Tiziana Cruciani. Il ruolo di Rosetta è ricoperto da Serena Rossi, altra new entry nella compagnia. Napoletana doc, si è calata perfettamente nei panni della popolana Rosetta, tanto da perdere il proprio accento partenopeo e acquisire quello romano.

Si fa un salto indietro nel tempo, nella Roma ottocentesca; quella dura che sottoponeva alla pena capitale, quella colorata e mascherata che festeggiava il Carnevale in piazza, quella allegra e danzante che attraverso il saltarello, famoso ballo scandito dal ritmo del tamburello, cercava di evocare scene di corteggiamento, quella innamorata della Ciumachella de’ Trastevere. Quella Roma che si prega di nun fa la stupida stasera

Monica Menna