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L’amore bipolare e salvifico

Parafrasando i bellissimi versi di Pablo Neruda che chiudono “Esmeralda”  – il  nuovo romanzo di Roberto Cristiano (Edizioni Progetto Cultura, maggio 2021) – vien voglia di suggerire al lettore: «Prenditi tempo per leggere» questo romanzo, assaporandone la sua semplice complessità. Un volume che: affronta la storia del disturbo polare in narrazione con aspetti documentati e scientifici ; racconta una storia d’amore e di sacrificio (“amore liquido”, lo definisce l’autore con un’immagine indovinata, perché non si riesce ad afferrare); traccia un percorso iniziatico e di salvezza, magico ed esoterico, con la presenza di Aquis, Gran Maestro di un Ordine Templare (Aquis era già presente nei due precedenti romanzi di Cristiano, ndr); è filosofico, religioso e spirituale (le incarnazioni di Avatar e Cristo); è musicale (e non solo per le citazioni come quello di una canzone di Rino Gaetano); vede la malattia come mimesi del vivere contemporaneo, dettando i ritmi della narrazione.

Questo romanzo-  che si incentra sulla parola, sui dialoghi – ha un ritmo narrativo da palcoscenico. Potrebbe essere ottimamente trasposto in una pièce teatrale. Sarebbe una storia efficace e coinvolgente.

In fondo l’amore – bipolare o meno – è complesso, magico, iniziatico. È solido ma può diventare liquido. Va curato amorevolmente (e non a caso parliamo di cure). Cristiano con la sua scrittura lineare, il dono della chiarezza, la divulgazione al servizio della narrazione, ci fa entrare nel mistero dell’amore e della vita.

Il misterioso Aquis è una sorta di deus ex machina: «Incanta tutti, ha molto da dare, uno stile di vita. Con lui cogli la differenza che esiste tra il bene ed il male, in tutte le sue accezioni e possibilità. Con lui c’è pulizia. Pulizia che trasmette e che ti avvolge nel corso del tempo, nel corso della tua crescita individuale e spirituale».

L’autore nei panni del Maestro Solare Aquis – il Virgilio onnipresente –  ci fa comprendere come l’amore e la vita siano una conquista interiore. Con la consapevolezza acquisita che la perfezione non esiste.

Aquis e Neruda per raggiungere l’equilibrio interiore: «Prenditi tempo per amare ed essere amato, è il privilegio dato da Dio».

Monica Menna