Teatro

Sala Umberto, Solfrizzi effervescente sarto per signora

La recensione. Un Emilio Solfrizzi effervescente, scoppiettante, sopra le righe diverte il pubblico del Teatro Sala Umberto con la sua interpretazione del Dottor Molineaux, protagonista dell’estroso spettacolo “Sarto per signora”, in scena sino al 26 aprile.

È straordinario come la commedia, scritta da George Feydeau nel 1886, riesca a essere ancora estremamente attuale. Si criticano, sempre con un sorriso sulle labbra, la classe borghese, i propri vizi celati da un perbenismo dilagante. Come nel testo originale la pièce si svolge in tre atti ambientati in luoghi diversi e costruiti nel minimo dettaglio: il primo nell’abitazione del Dottor Molineaux, il secondo nell’appartamento di proprietà di Bassinet, dato in affitto al dottor Moulineaux per le proprie scappatelle e in precedenza appartenuto a una sarta (la porta rotta facilita l’ingresso di visitatori inaspettati), infine si torna nell’abitazione del dottor Moulineaux.

Il protagonista, sposato con Yvonne d’Aigreville, intrattiene una relazione con la bella Susanna Aubin che a sua volta tradisce il marito. E quest’ultimo ha una storia con la Signora Aigreville che però è sposata con Bassinet.

La regia di Valerio Binasco riesce a far emergere tutti i personaggi e quindi i suoi interpreti. Accanto a Emilio Solfrizzi ci sono anche Anita Bartolucci, Barbara Bedrina, Fabrizio Contri, Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Simone Luglio, Fabrizia Sacchi e Giulia Weber.

Una reazione a catena di adulteri e sotterfugi coinvolge più coppie all’apparenza felici, ma in realtà profondamente disamorate e ipocrite. Si dispiega dunque una divertente storia fatta di intrecci, equivoci, scambi di persona e agnizioni alla maniera plautina. Situazioni paradossali, incontri casuali divengono vera fonte di comicità.

Monica Menna