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Funzione Guerriera: giornata dedicata al tema “Madre migrante”

Si avvia alla conclusione la rassegna “Funzione Guerriera” a Reggio Emilia, curata da Laura Severini e Fadia Bassmaji, Sinonimia Teatro Cultura Bellezza, con la consulenza artistica di Adele Cacciagrano.

Nella Sala Convegni dell’Hotel San Marco, Sabato 12 marzo alle 21 e domenica 13 alle ore 16, è in programma la presentazione pubblica del laboratorio “Madre Migrante” con Roberta Biagiarelli svoltosi in cinque incontri con giovani donne. Training teatrale, interviste, racconti per costruire percorsi biografici.

Roberta Biagiarelli è artista multidisciplinare, dal 1985 esercita la sua attività di attrice e autrice teatrale professionista. Fonda nel 2002 l’associazione culturale Babelia & C.– progetti culturali per dedicarsi con maggior slancio alla produzione, ricerca ed interpretazione di temi sociali, storici e politici.
È autrice ed interprete dei monologhi: “A come Srebrenica”, “Reportage Chernobyl”, “Falluja (Trilogia dei Luoghi Scomparsi) e di Resistenti”, “leva militare ‘ 926”. Produce ed interpreta i documentari “Souvenir Srebrenica” (2006), “La neve di giugno” (2007), “La Transumanza della Pace” (2012).
La specificità dei temi trattati nel suoi lavori teatrali e il suo radicamento al presente la porta ad aprirsi a collaborazioni con ambiti riguardanti la Cooperazione internazionale, Ong e altri soggetti impegnati nel sociale.

È coordinatrice e responsabile dal 2008 al 2010 di un progetto pilota di rivitalizzazione socio-culturale nell’area di Srebrenica (BiH). Tra gli ultimi lavori teatrali portati in scena: “L’ Altra Opera”, “Giuseppe Verdi agricoltore e Figlie dell’ epoca”, “storie di (alcune) donne nella grande guerra.
Di prossima pubblicazione il volume fotografico “Border, il miglio di Gevgelija”, di cui è co-autrice con il fotoreporter Luigi Ottani sull’esperienza diretta fatta l’estate scorsa incontrando profughi sul confine greco-macedone.

Per Funzione Guerriera conduce, dal 9 febbraio, il laboratorio di comunità “Madre Migrante”
Il laboratorio, completamente gratuito, è rivolto a donne immigrate e non, di età non inferiore ai 15 anni, con un legame parentale tra loro e prevede cinque incontri di tre ore ciascuno.

G. S.